Alterium European Tour con Fabio Lione – Resoconto (scritto da Nicoletta Rosellini)
- Evgeny Rygin
- 18 ott
- Tempo di lettura: 4 min
Unisciti a Nicoletta Rosellini degli Alterium mentre racconta le emozioni e le sfide del tour europeo con Fabio Lione’s Dawn of Victory, tra lunghi viaggi in van, pubblico incredibile e ricordi indimenticabili lungo il cammino.

In tour con Fabio Lione’s Dawn of Victory
A conclusione del ciclo promozionale del nostro debut album e dell'EP estivo, non poteva mancare una piccola run europea insieme ai Fabio Lione’s Dawn of Victory, una band celebrativa della carriera dei Rhapsody, forse una delle band che più mi ha influenzato.
Insieme a Fabio, che ormai sapete essere una delle voci che io adoro di più (se non si fosse notato dal mio vibrato), ci sono anche alcuni degli ex membri storici della formazione, come Alex Holzwarth alla batteria, Patrice Guers al basso e Dominique Leurquin alla chitarra, affiancato dalla new entry Justin Hombach.
Un tour un po' atipico, diviso in due leg separate: la prima si è appena conclusa e ci ha portato per sei concerti in Spagna, concludendosi a Parigi, mentre la seconda partirà ad inizio novembre e ci porterà in Svizzera, Francia, Belgio, Olanda e Germania.

Vita on the road: organizzazione, van e tanti chilometri
Vi racconto un po' di “behind the scenes” per farvi capire tutto il lavoro che c'è dietro un tour del genere. Intanto partiamo dagli spostamenti: essendo due leg separate, purtroppo per questione di costi un tour bus dedicato sarebbe stato troppo oneroso. Dopo il Covid i costi di noleggio di tourbus con conducente sono schizzati, stiamo parlando di circa almeno 2500 euro al giorno per un tour bus di medie dimensioni, quindi abbiamo deciso di spostarci con un van.
Dagli accordi iniziali, noi ci occupiamo di fornire la backline di batteria in condivisione anche per i DoV. La cosa si è un po' complicata essendo che Alex utilizza due pedali singoli e quindi necessita di avere due grancasse. Questo aumento di spazio richiesto nel van ci ha portato ad aggiungere un secondo mezzo per spostarci tra una data e l'altra, di fatto raddoppiando le nostre spese.
Abbiamo vagliato tutte le opzioni possibili, ma in ogni caso noleggiare un mezzo più grande sarebbe costato più dei due mezzi. Ci siamo quindi rassegnati a guidare a turni. Oltre agli spostamenti (che vi posso assicurare in alcune tratte erano tutt'altro che brevi), ci siamo occupati anche dell'allestimento del palco: scarico della backline e montaggio della batteria, insieme al nostro fidato backliner Davide (non so davvero come avremmo fatto senza di lui, instancabile sia alla guida che nel montaggio e nell'assistenza durante i concerti).
Abbiamo montato anche il nostro nuovo sistema rack, che ci avete aiutato a mettere su. Questo nuovo sistema, fondamentalmente costituito da un mixer di palco indipendente, ci ha incredibilmente facilitato e reso veloci le operazioni sia di montaggio che di cambio palco, oltre ad averci finalmente donato la tranquillità di sentirci quando suoniamo, avendo una gestione completamente nostra degli in-ear monitors. Dopo un paio di date siamo diventati incredibilmente veloci; in una delle ultime date ci siamo cronometrati: abbiamo montato tutta la batteria e la nostra attrezzatura in 27 minuti!

Sul palco e oltre: energia, pubblico e notti indimenticabili
Insieme a noi come staff c'era anche l'immancabile Irene Shapes, che in questo caso ricopriva il ruolo di merchandiser, ma anche di guidatrice e aiuto palco. Non vi nego che sia stato un lavoro duro e stancante. Purtroppo non essendo una band dal budget grande non potevamo permetterci più staff, che invece in questo caso sarebbe servito. Ma siamo stati molto bravi a gestirci con i vari compiti e abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra, nonostante le situazioni non sempre semplici.
Veniamo ai concerti: sono rimasta molto stupita dell'affluenza. Sei date in Spagna non sono poche e temevo che questo avrebbe influito sul numero di biglietti venduti per singola data. Fosse stata in Italia sicuramente sarebbe andata peggio, invece è stato bellissimo vedere le sale piene fin dalla nostra esibizione. Nei 45 minuti a nostra disposizione ogni sera abbiamo cercato di dare il meglio di noi e soprattutto ci siamo divertiti molto. In tutte le serate il pubblico era molto coinvolto e rispondeva bene alla nostra energia.
Penso che abbiamo fatto una bella figura, dimostrando un grado di maturità non affatto scontato per una band giovane come la nostra, almeno questo è quello che dicono diversi live report. Non avendo una fan base forte in Spagna, la maggior parte degli spettatori ci vedeva e sentiva per la prima volta, e speriamo di aver lasciato il segno. Abbiamo anche delle bellissime foto live che stiamo condividendo piano piano sui nostri social, di sicuro avremo materiale per un bel po' di tempo.

Dopo ogni concerto siamo stati al banco del merch per incontrare tutti quelli che lo volevano. Grazie anche questa volta per i regali che ci avete portato.
Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo per visitare molte cose. Abbiamo fatto una breve tappa alla Sagrada Familia di Barcellona (che non avevo mai visto) e siamo riusciti a mangiare una paella al La Pepica al porto di Valencia. Nel giorno di pausa siamo andati a cena a Tours, poco fuori Parigi.
Per il resto abbiamo passato le nostre giornate alle venue, lavorando molto, dormendo poco e mangiando a orari improbabili con food delivery altrettanto improbabili. Alla fine ci siamo anche un po' tutti ammalati, succede spessissimo in tour quando molte persone vivono nello stesso ambiente, ovvero il van. Fortunatamente ho imparato a gestire la mia voce anche nelle situazioni più difficili. Il mio motto è: “Basta che non perdo la voce, per il resto in qualche modo faccio.” Ed è andata proprio così.

Riflessioni e lezioni dal viaggio
Unica nota non molto positiva: non avendo mai suonato in Spagna non sapevo cosa aspettarmi per il merchandising e oggettivamente le vendite sono risultate sotto la media per entrambe le band, lasciandoci con un po' di spese scoperte. Speriamo di poter recuperare nella seconda parte, dove visiteremo paesi che generalmente acquistano molto più merch. In ogni caso dopo il tour troverete tutto quello che è avanzato nel nostro shop online.
Quanto ci è costato questo tour? Tanto. Ricordatevi di supportare le band di apertura come noi acquistando anche solo una toppa o un piccolo articolo di merch. A noi dal biglietto d'ingresso non entra niente. Lo rifaremmo? Sì. Vi aspettiamo alle prossime date.

Tutte le foto presenti in questo articolo sono state scattate da Kill to Ian (José Manuel) durante il concerto degli Alterium a Madrid il 26 settembre 2025 e sono pubblicate con il suo consenso. Instagram: https://www.instagram.com/kill_to_ian/












